Torna ad Andria il Ministro Luigi Di Maio: «Totale sostegno alle imprese locali»
Il leader nazionale del Movimento 5 Stelle a sostegno del candidato sindaco Michele Coratella in vista del ballottaggio alle comunali
venerdì 25 settembre 2020
15.28
Torna ad Andria il Ministro degli Esteri della Cooperazione internazionale e leader nazionale del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, a sostegno del candidato sindaco Michele Coratella in vista del ballottaggio per le comunali in programma il 4 e 5 ottobre. Dopo essere stato nella città federiciana già in occasione del primo turno, il nuovo arrivo del Ministro Di Maio ad Andria (nella suggestiva cornice del Relais Sant'Agostino) è il momento anche per ringraziare i cittadini andriesi per il successo del SI' al referendum sul taglio dei parlamentari, e lanciare Michele Coratella verso quello che sarebbe un successo storico per il Movimento 5 Stelle. Presenti all'incontro anche la neo consigliera regionale Grazia Di Bari e il parlamentare Giuseppe D'Ambrosio.
«Andria è uno dei Comuni italiani in cui siamo al ballottaggio - ha affermato Di Maio - grazie al lavoro fatto all'opposizione per diversi anni e grazie alla capacità di aggregazione. Credo che al ballottaggio contino molto le persone: i cittadini decideranno in base alla qualità e credibilità dei candidati. Colgo l'occasione anche per ringraziare Andria visto il 78% dei favorevoli al SI' per il referendum sul taglio dei parlamentari. Il contributo dei cittadini ha consentito di avviare un percorso: le riforme istituzionali non sono finite ma abbiamo appena cominciato. Adesso metteremo mano agli assenteisti in Parlamento, pagandoli di meno se sono assenti, dovremo mettere mano alla legge elettorale per permetterci di scegliere direttamente i nostri candidati e poi si procederà con la normalizzazione degli stipendi per i parlamentari. Il SI' del Referendum apre una stagione di riforme, non abbiamo dimenticato le promesse che abbiamo fatto».
Il Ministro Di Maio ha incontrato alcune aziende del territorio per illustrare i vantaggi del "patto per l'export": un confronto diretto con gli imprenditori per affrontare insieme le difficoltà legate soprattutto all'emergenza sanitaria che si ripercuote inevitabilmente sull'economia e illustrare nel contempo le opportunità all'orizzonte per l'imprenditoria andriese e provinciale. «Il patto per l'export è un accordo fatto con tutte le associazioni di categoria e gli imprenditori per spendere i 2 miliardi di euro che abbiamo stanziato e permettere alle aziende di vendere i loro prodotti nelle fiere di tutto il mondo, nei marketplace e con una campagna di promozione che utilizzerà le ambasciate degli Affari Esteri in tutto il mondo a servizio delle imprese».
Obiettivo di questo accordo è dunque internazionalizzare le aziende del nostro territorio, portando sulle tavole e gli scaffali di tutto il mondo i loro prodotti di eccellenza e qualità. «Abbiamo 209 miliardi di euro da spendere per i prossimi anni come Recovery Fund: sono i soldi della ricostruzione, possiamo fare tanto se i Comuni e le Regioni saranno centrali nella spesa di questi fondi. Come Governo abbiamo tanto da investire in digitalizzazione, economia green e infrastrutture: avremo bisogno di sindaci e presidenti di Regione che lavorino in sinergia con il Governo per portare a casa un obiettivo, più lavoro e sviluppo per i nostri imprenditori, motore della nostra economia ma anche coloro che in questo momento sono maggiormente in difficoltà».
«Andria è uno dei Comuni italiani in cui siamo al ballottaggio - ha affermato Di Maio - grazie al lavoro fatto all'opposizione per diversi anni e grazie alla capacità di aggregazione. Credo che al ballottaggio contino molto le persone: i cittadini decideranno in base alla qualità e credibilità dei candidati. Colgo l'occasione anche per ringraziare Andria visto il 78% dei favorevoli al SI' per il referendum sul taglio dei parlamentari. Il contributo dei cittadini ha consentito di avviare un percorso: le riforme istituzionali non sono finite ma abbiamo appena cominciato. Adesso metteremo mano agli assenteisti in Parlamento, pagandoli di meno se sono assenti, dovremo mettere mano alla legge elettorale per permetterci di scegliere direttamente i nostri candidati e poi si procederà con la normalizzazione degli stipendi per i parlamentari. Il SI' del Referendum apre una stagione di riforme, non abbiamo dimenticato le promesse che abbiamo fatto».
Il Ministro Di Maio ha incontrato alcune aziende del territorio per illustrare i vantaggi del "patto per l'export": un confronto diretto con gli imprenditori per affrontare insieme le difficoltà legate soprattutto all'emergenza sanitaria che si ripercuote inevitabilmente sull'economia e illustrare nel contempo le opportunità all'orizzonte per l'imprenditoria andriese e provinciale. «Il patto per l'export è un accordo fatto con tutte le associazioni di categoria e gli imprenditori per spendere i 2 miliardi di euro che abbiamo stanziato e permettere alle aziende di vendere i loro prodotti nelle fiere di tutto il mondo, nei marketplace e con una campagna di promozione che utilizzerà le ambasciate degli Affari Esteri in tutto il mondo a servizio delle imprese».
Obiettivo di questo accordo è dunque internazionalizzare le aziende del nostro territorio, portando sulle tavole e gli scaffali di tutto il mondo i loro prodotti di eccellenza e qualità. «Abbiamo 209 miliardi di euro da spendere per i prossimi anni come Recovery Fund: sono i soldi della ricostruzione, possiamo fare tanto se i Comuni e le Regioni saranno centrali nella spesa di questi fondi. Come Governo abbiamo tanto da investire in digitalizzazione, economia green e infrastrutture: avremo bisogno di sindaci e presidenti di Regione che lavorino in sinergia con il Governo per portare a casa un obiettivo, più lavoro e sviluppo per i nostri imprenditori, motore della nostra economia ma anche coloro che in questo momento sono maggiormente in difficoltà».