Shemà: il ricordo tra letture, musiche e canti dell'Istituto Agrario
La rappresentazione, messa in scena il 1 febbraio, in occasione della Giornata della Memoria
lunedì 3 febbraio 2014
9.34
Quando i capolavori della letteratura italiana si mescolano all'esperienza di vita vissuta sulla pelle di chi, come gli ebrei, ha subito le persecuzioni razziali e ha pagato con la propria vita le atrocità dei campi di concentramento. Musica, danza, storia e realtà si fondono con i capolavori della letteratura, in particolare, con quanto pervenuto da Primo Levi e dal Diario di Anna Frank, nella Shemà, la rappresentazione messa in scena, sabato 1 febbraio, in occasione della Giornata della Memoria, nell'auditorium dell'Istituto Tecnico Agrario Umberto I di Andria.
Cinque attori che hanno realizzato una brillante performance in cui alla lettura dei passi tratti da "Se questo è un uomo" di Primo Levi e dai passi del "Diario di Anna Frank" sono seguite la danza, la musica, l'arte espressiva offerte dalla compagnia giovanile di danza Equilibrio Dinamico. La performance teatrale è stata curata dal Carro dei comici. Uno spettacolo unico nel suo genere perché racconta un viaggio che prende spunto dalla Shemà, una poesia di Primo Levi per poter riabbracciare il destino di milioni di ebrei perseguitati che, nella follia del genocidio hanno perduto la vita.
«Un'occasione condivisa dal corpo docenti dell'Ita affinché tali esperienze debbano servire agli studenti perché essi si migliorino in ogni azione – afferma il dirigente scolastico prof. Riccardo Liso – dalla più piccola alla più eclatante».
Cinque attori che hanno realizzato una brillante performance in cui alla lettura dei passi tratti da "Se questo è un uomo" di Primo Levi e dai passi del "Diario di Anna Frank" sono seguite la danza, la musica, l'arte espressiva offerte dalla compagnia giovanile di danza Equilibrio Dinamico. La performance teatrale è stata curata dal Carro dei comici. Uno spettacolo unico nel suo genere perché racconta un viaggio che prende spunto dalla Shemà, una poesia di Primo Levi per poter riabbracciare il destino di milioni di ebrei perseguitati che, nella follia del genocidio hanno perduto la vita.
«Un'occasione condivisa dal corpo docenti dell'Ita affinché tali esperienze debbano servire agli studenti perché essi si migliorino in ogni azione – afferma il dirigente scolastico prof. Riccardo Liso – dalla più piccola alla più eclatante».