Raccolta rifiuti: pulizia mattutina per la "discarica ecologica"
La degradata situazione era stata denunciata dal pentastellato Giuseppe D'Ambrosio
giovedì 10 agosto 2017
15.00
"Si avvisano gli utenti che il centro comunale è temporaneamente chiuso per cause tecniche legate allo smaltimento del materiale". A diffondere l'avviso di chiusura dell'isola ecologica di Andria era stato il parlamentare grillino, on. Giuseppe D'Ambrosio in un video messaggio il 1° agosto.
Contestualmente, oltre a esprimere perplessità rispetto alle motivazioni reali della chiusura, ipotizzate dal parlamentare per un mancato pagamento, nel videomessaggio erano state mostrate le degradanti scene nella zona antistante al centro di recupero rifiuti. Infatti, scarti di ogni tipo erano abbandonati sui marciapiedi e nella campagna circostante da cittadini con scarso senso civico.
Questo accadeva ben dieci giorni fa e lo scorso lunedì il pentastellato era ritornato a mettere l'accento sulla faccenda pubblicando le foto della montagna di rifiuti cresciuta col passare dei giorni. Due le tristi conclusioni: nessun intervento della società Sangalli e l'inciviltà recidiva dei cittadini, noncuranti delle pietose condizioni in cui già versava la zona. "Non possiamo subire passivamente le conseguenze di tali malfunzionamenti, magari riempiendo le nostre case di rifiuti", aveva affermato qualche cittadino arrabbiato, ma pur sempre va ricordato che l'abbandono di rifiuti è un atto illegale e penalmente perseguibile.
Una lieta svolta alla vicenda si è avuta stamane: se nulla è cambiato dietro i cancelli dell'Isola ecologica che rimane chiusa e inattiva, all'esterno qualcosa si è mosso, nello specifico, i rifiuti. Infatti, dopo le sollecitazioni del Movimento 5 Stelle, la società Sangalli ha provveduto alla rimozione catasta di oggetti abbandonati, sgombrando l'area e restituendole una migliore condizione igienica.
Ci si augura, dunque, che tale intervento non sia stato vano e si invitano i cittadini ad un maggior senso civico. La città è di tutti, prendiamocene cura.
Contestualmente, oltre a esprimere perplessità rispetto alle motivazioni reali della chiusura, ipotizzate dal parlamentare per un mancato pagamento, nel videomessaggio erano state mostrate le degradanti scene nella zona antistante al centro di recupero rifiuti. Infatti, scarti di ogni tipo erano abbandonati sui marciapiedi e nella campagna circostante da cittadini con scarso senso civico.
Questo accadeva ben dieci giorni fa e lo scorso lunedì il pentastellato era ritornato a mettere l'accento sulla faccenda pubblicando le foto della montagna di rifiuti cresciuta col passare dei giorni. Due le tristi conclusioni: nessun intervento della società Sangalli e l'inciviltà recidiva dei cittadini, noncuranti delle pietose condizioni in cui già versava la zona. "Non possiamo subire passivamente le conseguenze di tali malfunzionamenti, magari riempiendo le nostre case di rifiuti", aveva affermato qualche cittadino arrabbiato, ma pur sempre va ricordato che l'abbandono di rifiuti è un atto illegale e penalmente perseguibile.
Una lieta svolta alla vicenda si è avuta stamane: se nulla è cambiato dietro i cancelli dell'Isola ecologica che rimane chiusa e inattiva, all'esterno qualcosa si è mosso, nello specifico, i rifiuti. Infatti, dopo le sollecitazioni del Movimento 5 Stelle, la società Sangalli ha provveduto alla rimozione catasta di oggetti abbandonati, sgombrando l'area e restituendole una migliore condizione igienica.
Ci si augura, dunque, che tale intervento non sia stato vano e si invitano i cittadini ad un maggior senso civico. La città è di tutti, prendiamocene cura.