Ritrovati resti di motori nel parco dell'alta Murgia
La scoperta è stata compiuta dalle Guardie Ambientali d'Italia, coordinamento territoriale di Corato
domenica 27 novembre 2016
19.01
Nella mattinata di sabato scorso, 26 novembre, durante un giro di monitoraggio ambientale di routine, sono stati rinvenuti i resti di due ciclomotori in un terreno ai confini del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Accertata la posizione di competenza, in agro di Corato ed ai confini con il territorio di Andria, le Guardie Ambientali d'Italia del Coordinamento Territoriale di Corato, in concomitanza con gli agenti della Polizia Locale di Corato si sono recati sul posto ed hanno proceduto ai controlli di rito.
I resti dei due ciclomotori, trovati nei pressi di Contrada Bagnoli, sono risultati sprovvisti di targa e numero di telaio pertanto non si è potuto risalire ai legittimi proprietari.
L'ipotesi che prevale è quella di un furto al fine di recuperare pezzi utili da rivendere. Successivamente la restante parte del mezzo è stata abbandonata. Si è quindi proceduto alla rimozione ed allo smaltimento di quel che rimaneva dei mezzi.
«La nostra Murgia purtroppo è sempre più utilizzata come discarica e quindi sempre più meta di ritrovamenti insoliti per il vivere civile, dall'eternit alle scocche di veicoli. La nostra attività di monitoraggio resterà sempre assidua al fine di limitare la presenza di questi fenomeni».
Accertata la posizione di competenza, in agro di Corato ed ai confini con il territorio di Andria, le Guardie Ambientali d'Italia del Coordinamento Territoriale di Corato, in concomitanza con gli agenti della Polizia Locale di Corato si sono recati sul posto ed hanno proceduto ai controlli di rito.
I resti dei due ciclomotori, trovati nei pressi di Contrada Bagnoli, sono risultati sprovvisti di targa e numero di telaio pertanto non si è potuto risalire ai legittimi proprietari.
L'ipotesi che prevale è quella di un furto al fine di recuperare pezzi utili da rivendere. Successivamente la restante parte del mezzo è stata abbandonata. Si è quindi proceduto alla rimozione ed allo smaltimento di quel che rimaneva dei mezzi.
«La nostra Murgia purtroppo è sempre più utilizzata come discarica e quindi sempre più meta di ritrovamenti insoliti per il vivere civile, dall'eternit alle scocche di veicoli. La nostra attività di monitoraggio resterà sempre assidua al fine di limitare la presenza di questi fenomeni».