Ricominciamo, verso le elezioni
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
venerdì 19 agosto 2022
Ricominciamo, "coscienti che occorre partecipare alla vita di tutti i giorni che si muove attorno a noi. E non solo alla vita privata, rapporto gomito a gomito coi fratelli, ma anche coscienti pienamente e consapevolmente dei vasti avvenimenti che si svolgono sotto i nostri occhi".
Ricominciamo! Aiutandoci nello scoprire o riscoprire la bellezza del voto, cioè, "quell'atto dei singoli cittadini, i quali con esso esercitano la propria infinitesimale parte di sovranità popolare.
Ricominciamo! Perché il nostro voto non sia un voto passivo, auto-espropriativo, che diventa quasi una cambiale in bianco quinquennale. Se non ricominciamo subito perdiamo tempo prezioso! Cogliamo ogni occasione di dialogo con gli stessi politici, testimoniando loro - con la nostra vita e le nostre parole - la bellezza del vivere la politica come impegno d'amore, quell'amore sociale che solo può portare alla radice dei problemi; quell'amore che lo stesso mondo politico che, sì, sembra del tutto chiuso e insensibile, ma, inconsciamente, aspetta che qualcuno gli faccia riscoprire il fascino di essere stato chiamato - nientemeno - a moltiplicare pane, tetti, scuole, ospedali, posti di lavoro sulle orme di altri Uomini che dopo aver parlato, hanno sfamato la fame di folle enormi.
Ricominciamo! Dall'esigenza e l'urgenza di dover fare - come cittadini -qualcosa di più.: "assumere iniziative in gruppo. Votare isolati e colloquiare come singoli coi partiti e gli amministratori pubblici significa avere poca o nessuna possibilità di influire sull'andamento della Comunità politica. La classe politica - per le durezze situazionali - è portata ad essere sensibile solo alla voce di cittadini associati".
Ricominciamo?
Ricominciamo! Aiutandoci nello scoprire o riscoprire la bellezza del voto, cioè, "quell'atto dei singoli cittadini, i quali con esso esercitano la propria infinitesimale parte di sovranità popolare.
Ricominciamo! Perché il nostro voto non sia un voto passivo, auto-espropriativo, che diventa quasi una cambiale in bianco quinquennale. Se non ricominciamo subito perdiamo tempo prezioso! Cogliamo ogni occasione di dialogo con gli stessi politici, testimoniando loro - con la nostra vita e le nostre parole - la bellezza del vivere la politica come impegno d'amore, quell'amore sociale che solo può portare alla radice dei problemi; quell'amore che lo stesso mondo politico che, sì, sembra del tutto chiuso e insensibile, ma, inconsciamente, aspetta che qualcuno gli faccia riscoprire il fascino di essere stato chiamato - nientemeno - a moltiplicare pane, tetti, scuole, ospedali, posti di lavoro sulle orme di altri Uomini che dopo aver parlato, hanno sfamato la fame di folle enormi.
Ricominciamo! Dall'esigenza e l'urgenza di dover fare - come cittadini -qualcosa di più.: "assumere iniziative in gruppo. Votare isolati e colloquiare come singoli coi partiti e gli amministratori pubblici significa avere poca o nessuna possibilità di influire sull'andamento della Comunità politica. La classe politica - per le durezze situazionali - è portata ad essere sensibile solo alla voce di cittadini associati".
Ricominciamo?