Restaurato il trono episcopale della famiglia del Balzo, ora in mostra alla Reggia di Venaria
Hanno provveduto al ripristino del pregiato capolavoro i restauratori andriesi Iaccarino e Zingaro
venerdì 30 marzo 2018
Un motivo di soddisfazione per la città di Andria dal punto di vista artistico, grazie a Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro: i due restauratori andriesi ma famosi ormai a livello nazionale, infatti, hanno provveduto al ripristino del trono episcopale della famiglia Del Balzo, una delle opere scelte dalla Fondazione della banca Intesa San Paolo per la mostra in programma alla Reggia di Venaria - Sale delle Arti dal 28 marzo al 16 settembre 2018.
La Fondazione ha finanziato il recupero di 200 opere in tutta Italia che saranno in esposizione alla mostra intitolata "La fragilità della bellezza", nell'ambito della quale si potranno ammirare diversi capolavori, comprendenti artisti di un certo calibro quali Tiziano, Van Dyck e Twombly. Tra queste bellezze artistiche, ad Andria è stato scelto come pezzo di maggior pregio il trono ducale, un tempo sito nella chiesa di San Domenico e successivamente trasportato in Cattedrale. Per qualche tempo è stato utilizzato come trono episcopale, mentre adesso al ritorno dalla mostra sarà esposto nel Museo Diocesano.
«Per noi è un grosso motivo di soddisfazione, - commenta Valerio Iaccarino - non è facile che un pezzo storico e artistico venga finanziato da una Fondazione così importante, la prima in Europa. Per noi è stato un onore aver potuto restaurare l'opera e partecipare a questa prestigiosa mostra».
La Fondazione ha finanziato il recupero di 200 opere in tutta Italia che saranno in esposizione alla mostra intitolata "La fragilità della bellezza", nell'ambito della quale si potranno ammirare diversi capolavori, comprendenti artisti di un certo calibro quali Tiziano, Van Dyck e Twombly. Tra queste bellezze artistiche, ad Andria è stato scelto come pezzo di maggior pregio il trono ducale, un tempo sito nella chiesa di San Domenico e successivamente trasportato in Cattedrale. Per qualche tempo è stato utilizzato come trono episcopale, mentre adesso al ritorno dalla mostra sarà esposto nel Museo Diocesano.
«Per noi è un grosso motivo di soddisfazione, - commenta Valerio Iaccarino - non è facile che un pezzo storico e artistico venga finanziato da una Fondazione così importante, la prima in Europa. Per noi è stato un onore aver potuto restaurare l'opera e partecipare a questa prestigiosa mostra».