Piano di riequilibrio: "Prova della bontà dell'operato di centrodestra"

"La situazione debitoria dell'Ente non nasce per colpa di qualcuno ma per una serie di elementi scatenanti prodotti nel tempo"

venerdì 12 marzo 2021 15.50
Il consiglio comunale di ieri, 11 marzo, ha dato il via libera a larga maggioranza, 30 voti a favore, al piano di riequilibrio modificato dall'amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Giovanna Bruno. Voto a favore delle minoranza, tutto il centrodestra. Una astensione e una assenza tra le fila pentastellate.

"L'approvazione del Piano di Riequilibrio evidenzia la bontà dell'operato del centro-destra sia quando era maggioranza che oggi come opposizione, un atteggiamento improntato sia ieri che oggi sulla responsabilità con un intento costruttivo e volto alla risoluzione delle problematiche finanziarie della città. Il dibattito in Consiglio, grazie anche ad alcuni interventi intellettualmente onesti di esponenti della attuale maggioranza, ha consentito di far ancora una volta luce sulle vicende contabili e strutturali dell'Ente che rinvengono da oltre 20 anni di gestione amministrativa". Commentano così Gianluca Grumo, Lega, Donatela Fracchiolla, Forza Italia, Andrea Barchetta di Fratelli d'Italia e Antonio Scamarcio e Nicola Civita entrambi esponenti della lista Scamarcio Sindaco.

"All'insegna proprio di quel principio di continuità amministrativa il centro-destra si è fatto carico negli anni delle enormi difficoltà presenti come si sta facendo carico oggi di avere un atteggiamento costruttivo e dialogante sui conti pubblici del Comune. Esattamente il contrario di quello che ha fatto da sempre il centro-sinistra negli scorsi anni e questo vorremmo che fosse chiaro a tutti come a tutta la città è oramai chiaro che Andria ha un vulnus serissimo sulla riscossione dei tributi. Finita la campagna elettorale e l'opera di discredito verso la vecchia Amministrazione Comunale è venuto il tempo della verità: la situazione debitoria dell'Ente non nasce per colpa di qualcuno ma per una serie di elementi scatenanti prodotti nel tempo sia dal legislatore statale che dalla presenza di enormi debiti fuori bilancio pagati nel corso degli anni, a cui la mancata riscossione dei tributi si è unita producendo un effetto purtroppo destabilizzante per l'Ente. Oggi si mette il punto e si riparte, come opposizione continueremo a fare responsabilmente la nostra parte", concludono.