Nuovo PSI: «Ad Andria è tempo di nastri (e di congedi): l’era Bruno volge al termine?»

«Mentre si tagliano nastri, la città fa i conti con arretratezza infrastrutturale, degrado urbano, servizi insufficienti e un clima sociale appesantito»

mercoledì 17 settembre 2025 7.07
«Ad Andria è tempo di nastri (e di congedi): l'era Bruno volge al termine? In queste ore la città di Andria assiste a un fenomeno curioso, quasi degno di uno studio sociologico: la "moltiplicazione dei tagli di nastro" della sindaca Giovanna Bruno. Una forbice qui, un fiocco là, e il calendario delle inaugurazioni sembra essersi fatto improvvisamente fitto, come se volesse recuperare in poche settimane anni di torpore amministrativo.
I liberali e riformisti del nuovo PSI di Andria osservano la scena con l'occhio critico di chi, più che a un rilancio della città, assiste a un vero e proprio "congedo istituzionale in grande stile". Una sorta di "tour d'addio" che, tra strette di mano, sorrisi di circostanza e fotografie ufficiali, sa tanto di saluto finale alla comunità andriese.
Una città involuta, non evoluta
La realtà, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. Andria non esce da questa esperienza amministrativa più forte, più moderna o più competitiva. Al contrario: "è una città involuta", ripiegata su sé stessa, che ha smarrito la spinta propulsiva necessaria per affrontare le sfide della contemporaneità.
Mentre si tagliano nastri, la città fa i conti con arretratezza infrastrutturale, degrado urbano, servizi insufficienti e un clima sociale appesantito. I problemi rimangono lì, immobili, ben più resistenti dei nastri che la sindaca prova a recidere con forbici d'ordinanza.
Il congedo mascherato da festa
Il sospetto, dunque, è che questi gesti simbolici siano più un rito di congedo che un atto amministrativo concreto. Giovanna Bruno pare stia salutando Andria, quasi a voler lasciare un ricordo colorato di fiocchi e nastrini al posto di risultati strutturali e tangibili.
I liberali e riformisti nPSI si domandano:
- È questa l'eredità che si intende lasciare?
- È questo il segno che rimarrà nella memoria collettiva della città?
- Una lunga serie di inaugurazioni a fronte di una città che, nei fatti, rimane al palo?
Una satira amara
C'è persino chi ironizza immaginando che, a questo ritmo, presto vedremo inaugurare perfino le buche stradali, con tanto di taglio di nastro e foto ufficiale. Eppure, dietro la satira resta un'amara verità: Andria merita molto di più.
La sindaca Bruno, con questo crescendo di cerimonie, sembra aver scelto di scrivere l'epilogo del suo percorso politico-amministrativo in città. Ma a farne le spese è una comunità che, tra promesse mancate e occasioni perdute, si ritrova oggi più fragile e arretrata.
Il compito dei riformisti e liberali sarà, dunque, quello di proporre una visione alternativa, che riporti Andria nel solco del progresso, dell'innovazione e della vera buona amministrazione. Perché i nastri possono anche tagliarsi, ma i problemi della città non si risolvono con le forbici», conclude la nota dei liberali e riformisti nPSI di Andria.