Nuove strisce blu ad Andria, i cittadini chiedono risposte

Interrogativi sollevati dai partiti Progetto Andria, Lista Emiliano e Lista Fortunato Sindaco

sabato 30 luglio 2016
«L'Amministrazione comunale, con Deliberazione di Giunta n. 102 del 06/06/2016, ha rimodulato le aree di sosta in base - così fa sapere - alle necessità dell'azienda e all'analisi delle richieste formulate dai cittadini. In sostanza ha aggiunto strisce blu, quindi parcheggi a pagamento, in strade in cui prima non c'erano». Inizia così la serie di interrogativi posti all'amministrazione comunale andriese dai referenti dei partiti Progetto Andria, Lista Emiliano e Lista Fortunato Sindaco.

«Leggendo con attenzione la Delibera e il verbale, tuttavia, in nessun punto si spiega quali siano le richieste avanzate dai cittadini che hanno determinato la decisione. Eppure sarebbe bello saperlo. Sarà stato forse fatto per avere un turnover più alto delle auto invece di vedere parcheggiate le stesse per tutta giornata? È facile immaginare che il problema così cambia solo sede: quelle macchine resteranno parcheggiate tutto il giorno altrove. Ci sono poi altre questioni che premono al cittadino consapevole:

Quali tipi di abbonamento - mensili o annuali – sono stati pensati per i residenti? A quale costo? Si spera che resti inferiore rispetto a quello di un garage. Ancora, relativamente alle strisce blu aggiunte lo scorso anno, quali sono stati i ricavi per il Comune? Che incasso si è realizzato? Soprattutto: è sostenibile l'assunzione dei 20 ausiliari del traffico? Oppure troveremo nel tempo amare sorprese? Speriamo che almeno questa volta il nostro primo cittadino voglia trovare il tempo di rispondere a queste domande. Sarebbe utile che facesse un'eccezione al suo consueto modo di fare per cui lascia ai suoi sodali il compito di dare chiarimenti sui problemi della città (che comunque non arrivano), mentre lui si precipita a tagliare nastri. Ricordiamo sommessamente che in democrazia l'onore e l'onere di dare risposte ai cittadini è prima di tutto un DOVERE».