Non si rassegnava alla separazione dalla moglie: misura cautelare per un 53enne
Aveva rivolto minacce all'ex consorte, appostandosi ed inseguendola ripetutamente
venerdì 14 luglio 2017
18.50
Ieri mattina, agenti del Commissariato di P.S. di Andria hanno sottoposto un cittadino andriese dell'età di 53 anni alla misura cautelare personale del "Divieto di Avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da essa frequentati", applicata dal G.I.P. del Tribunale di Trani, dr.ssa Maria Grazia Caserta, su richiesta del dr. Giovanni Lucio Vaira, sostituto Procuratore della Repubblica di Trani, poiché gravemente indiziato del reato di atti persecutori.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito della denuncia-querela presentata dalla moglie separata, andriese 37enne, vittima di ripetute minacce, appostamenti, inseguimenti, molestie varie.
La condotta persecutoria protratta dall'indagato per lunghi mesi è arrivata a coinvolgere anche familiari e conoscenti vicini alla donna, divenuti anch'essi bersaglio delle vessazioni dell'uomo, incapace, ossessivamente, di arrendersi alla separazione voluta dalla moglie.
Il perdurante e grave stato d'ansia e di timore per l'incolumità propria e dei propri congiunti cagionato alla vittima ed i gravi indizi di colpevolezza messi in luce dalle indagini svolte dal personale del Commissariato sotto le direttive del Pubblico ministero, hanno determinato il G.I.P. ad emettere la misura cautelare, che vieta all'indagato di avvicinarsi alla ex moglie, all'abitazione ed al luogo di lavoro di questa, nonché di contattarla in alcun modo, permettendo così alla donna di recuperare un clima di serenità nella propria vita quotidiana.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito della denuncia-querela presentata dalla moglie separata, andriese 37enne, vittima di ripetute minacce, appostamenti, inseguimenti, molestie varie.
La condotta persecutoria protratta dall'indagato per lunghi mesi è arrivata a coinvolgere anche familiari e conoscenti vicini alla donna, divenuti anch'essi bersaglio delle vessazioni dell'uomo, incapace, ossessivamente, di arrendersi alla separazione voluta dalla moglie.
Il perdurante e grave stato d'ansia e di timore per l'incolumità propria e dei propri congiunti cagionato alla vittima ed i gravi indizi di colpevolezza messi in luce dalle indagini svolte dal personale del Commissariato sotto le direttive del Pubblico ministero, hanno determinato il G.I.P. ad emettere la misura cautelare, che vieta all'indagato di avvicinarsi alla ex moglie, all'abitazione ed al luogo di lavoro di questa, nonché di contattarla in alcun modo, permettendo così alla donna di recuperare un clima di serenità nella propria vita quotidiana.