Non rispetta il divieto di avvicinamento: domiciliari per uno stalker ventenne di Andria
Il giovane avrebbe tentato nuovi approcci e si sarebbe presentato nei pressi dell’abitazione della ex fidanzata
venerdì 18 luglio 2025
9.48
Nel corso della serata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Andria hanno dato esecuzione a un'ordinanza di aggravamento della misura cautelare, sottoponendo agli arresti domiciliari un ventenne pregiudicato del luogo, già sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Trani, scaturisce da reiterate violazioni delle prescrizioni imposte: il giovane avrebbe tentato nuovi approcci e si sarebbe presentato nei pressi dell'abitazione della ex fidanzata, coetanea, già destinataria di precedenti condotte moleste.
Dietro queste righe di cronaca, però, c'è molto di più di un atto d'ufficio. C'è la voce di una vittima che non è stata lasciata sola dopo il primo episodio; c'è la presenza costante dell'Arma, che ascolta, comprende, interviene. La Stazione di Andria ha fatto della conoscenza del territorio un baluardo, della vicinanza un metodo: qui la legge non si esaurisce in un verbale, ma si traduce in fiducia, ascolto, protezione.
Un impegno che trova conferma anche nei numeri: dall'inizio dell'anno, le caserme dell'Arma della provincia BAT hanno accolto 170 denunce per reati di violenza di genere, procedendo a 8 arresti in flagranza, 19 ordinanze cautelari, 28 divieti di avvicinamento e 3 aggravamenti di misura, tutti frutto di una costante e concreta azione di vicinanza alle vittime.
Contrastare la violenza di genere significa soprattutto questo: garantire che ogni richiesta d'aiuto trovi risposta, che ogni paura sia raccolta con rispetto, che la giustizia abbia il volto umano di chi conosce e vive la comunità.
Perché la sicurezza vera nasce da relazioni autentiche e dalla promessa, silenziosa ma concreta, che nessuno sarà mai lasciato indietro. Anche questa volta, la luce accesa nella caserma ha rischiarato la notte di chi chiedeva solo di essere ascoltata e protetta.
Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Trani, scaturisce da reiterate violazioni delle prescrizioni imposte: il giovane avrebbe tentato nuovi approcci e si sarebbe presentato nei pressi dell'abitazione della ex fidanzata, coetanea, già destinataria di precedenti condotte moleste.
Dietro queste righe di cronaca, però, c'è molto di più di un atto d'ufficio. C'è la voce di una vittima che non è stata lasciata sola dopo il primo episodio; c'è la presenza costante dell'Arma, che ascolta, comprende, interviene. La Stazione di Andria ha fatto della conoscenza del territorio un baluardo, della vicinanza un metodo: qui la legge non si esaurisce in un verbale, ma si traduce in fiducia, ascolto, protezione.
Un impegno che trova conferma anche nei numeri: dall'inizio dell'anno, le caserme dell'Arma della provincia BAT hanno accolto 170 denunce per reati di violenza di genere, procedendo a 8 arresti in flagranza, 19 ordinanze cautelari, 28 divieti di avvicinamento e 3 aggravamenti di misura, tutti frutto di una costante e concreta azione di vicinanza alle vittime.
Contrastare la violenza di genere significa soprattutto questo: garantire che ogni richiesta d'aiuto trovi risposta, che ogni paura sia raccolta con rispetto, che la giustizia abbia il volto umano di chi conosce e vive la comunità.
Perché la sicurezza vera nasce da relazioni autentiche e dalla promessa, silenziosa ma concreta, che nessuno sarà mai lasciato indietro. Anche questa volta, la luce accesa nella caserma ha rischiarato la notte di chi chiedeva solo di essere ascoltata e protetta.