Servizio mensa, vertice al Comune: si cercano soluzioni "ponte"
In attesa del parere dell'Anac e della nuova gara
giovedì 4 ottobre 2018
14.23
Negli scranni del Consiglio Comunale di Andria questa mattina si sono seduti tutti i soggetti coinvolti del mondo dell'istruzione, dirigenti, ufficio scolastico regionale, rappresentati dei genitori e naturalmente l'amministrazione comunale con il sindaco, Nicola Giorgino, l'assessore alla pubblica istruzione, Gianluca Grumo, e la dirigente del settore, Ottavia Matera circa alcune problematiche legate a servizi primari del mondo scolastico, tra cui in primis quello della refezione scolastica.
La discussione si è aperta e concentrata in particolare proprio sul servizio di refezione non ancora garantito nelle primarie a tempo pieno, nelle materne ed al nido comunale Gabelli. Restano in piedi altre questioni quale quelle servizio di trasporto e di quello dell'assistenza specialistica, anche se per il primo sono giunte assicurazioni che partirà nei prossimi giorni. L'ente è inattesa di avere una risposta dall'Anac, autorità nazionale anti-corruzione, rispetto alla possibilità di affidare il servizio in proroga all'azienda che ha gestito il servizio fino allo scorso anno, parere che dovrebbe arrivare qualche giorno prima della fine del mese di ottobre visto che l'Anac ha 30 giorni per rispondere e l'istanza è stata inoltrata il 24 settembre scorso. Se la risposta dell'autorità dovesse essere favorevole, allora si potrà intraprendere la via della proroga. Se il bando dovesse invece essere pubblicato ex novo i tempi si allungherebbero almeno al mese di marzo. In generale, nella discussione ha tenuto banco la necessità di trovare una soluzione "ponte" per risolvere il problema nelle more dell'espletamento della gara che potrebbe essere il pasto domestico da intendersi in senso lato e cioè preparato da un gestore esterno, una gastronomia per intenderci, con cui arrivare ad una convenzione. Ma su questa ipotesi hanno mostrato perplessità alcuni dirigenti scolastici sia per i tempi che l'organizzazione di una tale novità richiede, oltre che per i costi. E poi c'è anche la questione della responsabilità sulla qualità del cibo che si consuma negli ambienti scolastici somministrati da pasto domestico. Non ultimo, l'aspetto del personale in quanto il doppio organico viene inviato all'istituto dove è prevista la refezione scolastica. Per la Uil a rischio ci sarebbero più di 100 posti di lavoro per sezioni a tempo normale e classi a tempo pieno già autorizzate.
"L'incontro -spiegano in proposito il Sindaco, avv. Nicola Giorgino, e l'Assessore alla Pubblica Istruzione, dr. Gianluca Grumo – è stato utile per fare chiarezza su una serie di equivoci, di cattive ed errate informazioni, e per fare il punto sullo stato delle procedure. Dunque attendiamo la risposta dell'Anac, poi eventuale proroga del servizio in corso ed in ogni caso nuova gara europea per la concessione del servizio mensa, con l'interessamento del Consiglio Comunale in tal senso. Nelle more se vogliamo che i nostri bambini abbiano il pasto domestico dobbiamo adoperarci tutti, dirigenti scolastici compresi, perchè questo accada, sia pure in via transitoria. In ogni caso prendiamo atto dell'orientamento del Cisa pur nel rispetto dell'autonomia decisionale di ogni Circolo, anche alla luce del nulla osta espresso dall'Ufficio Scolastico e dal Sian dell'Asl Bat".
Ma l'incontro odierno è stato utile anche per fare chiarezza sul tema dei libri di testo.
Sul punto l'assessore alla P.I. Grumo ricorda che il 25 settembre scorso l'assessorato aveva preso un impegno con i dirigenti scolastici, ovvero adottare la determina dirigenziale di impegno della spesa di circa 180.000 euro di fondi comunali da destinare, come contributo, direttamente alle scuole per evitare i ritardi degli anni passati.
"Per fare la determinazione – sottolinea Grumo – era necessaria una variazione di bilancio che la Giunta si appresta ad adottare perchè è arrivato in queste ore il parere favorevole dei Revisori dei conti, variazione indispensabile per riconoscere il contributo alle scuole e da queste ai cartolibrai in misura uguale alle cedole distribuite in ogni Circolo didattico. Loro ci avrebbero comunicato entro il 2 ottobre il numero dei beneficiari circolo per circolo e noi avremmo fatto la determina dopo la variazione di bilancio. Dunque a brevissimo sarà adottata la variazione di bilancio e, nei prossimi giorni, le scuole potranno procedere al riconoscimento delle somme ai cartolibrai per il numero di cedole che daranno loro".
Dunque, la discussione è aperta, ed il vertice si è concluso con tante valutazioni e molti punti interrogativi a cui non sono seguite risposte. L'unica certezza é che, al momento, niente mensa scolastica.
La discussione si è aperta e concentrata in particolare proprio sul servizio di refezione non ancora garantito nelle primarie a tempo pieno, nelle materne ed al nido comunale Gabelli. Restano in piedi altre questioni quale quelle servizio di trasporto e di quello dell'assistenza specialistica, anche se per il primo sono giunte assicurazioni che partirà nei prossimi giorni. L'ente è inattesa di avere una risposta dall'Anac, autorità nazionale anti-corruzione, rispetto alla possibilità di affidare il servizio in proroga all'azienda che ha gestito il servizio fino allo scorso anno, parere che dovrebbe arrivare qualche giorno prima della fine del mese di ottobre visto che l'Anac ha 30 giorni per rispondere e l'istanza è stata inoltrata il 24 settembre scorso. Se la risposta dell'autorità dovesse essere favorevole, allora si potrà intraprendere la via della proroga. Se il bando dovesse invece essere pubblicato ex novo i tempi si allungherebbero almeno al mese di marzo. In generale, nella discussione ha tenuto banco la necessità di trovare una soluzione "ponte" per risolvere il problema nelle more dell'espletamento della gara che potrebbe essere il pasto domestico da intendersi in senso lato e cioè preparato da un gestore esterno, una gastronomia per intenderci, con cui arrivare ad una convenzione. Ma su questa ipotesi hanno mostrato perplessità alcuni dirigenti scolastici sia per i tempi che l'organizzazione di una tale novità richiede, oltre che per i costi. E poi c'è anche la questione della responsabilità sulla qualità del cibo che si consuma negli ambienti scolastici somministrati da pasto domestico. Non ultimo, l'aspetto del personale in quanto il doppio organico viene inviato all'istituto dove è prevista la refezione scolastica. Per la Uil a rischio ci sarebbero più di 100 posti di lavoro per sezioni a tempo normale e classi a tempo pieno già autorizzate.
"L'incontro -spiegano in proposito il Sindaco, avv. Nicola Giorgino, e l'Assessore alla Pubblica Istruzione, dr. Gianluca Grumo – è stato utile per fare chiarezza su una serie di equivoci, di cattive ed errate informazioni, e per fare il punto sullo stato delle procedure. Dunque attendiamo la risposta dell'Anac, poi eventuale proroga del servizio in corso ed in ogni caso nuova gara europea per la concessione del servizio mensa, con l'interessamento del Consiglio Comunale in tal senso. Nelle more se vogliamo che i nostri bambini abbiano il pasto domestico dobbiamo adoperarci tutti, dirigenti scolastici compresi, perchè questo accada, sia pure in via transitoria. In ogni caso prendiamo atto dell'orientamento del Cisa pur nel rispetto dell'autonomia decisionale di ogni Circolo, anche alla luce del nulla osta espresso dall'Ufficio Scolastico e dal Sian dell'Asl Bat".
Ma l'incontro odierno è stato utile anche per fare chiarezza sul tema dei libri di testo.
Sul punto l'assessore alla P.I. Grumo ricorda che il 25 settembre scorso l'assessorato aveva preso un impegno con i dirigenti scolastici, ovvero adottare la determina dirigenziale di impegno della spesa di circa 180.000 euro di fondi comunali da destinare, come contributo, direttamente alle scuole per evitare i ritardi degli anni passati.
"Per fare la determinazione – sottolinea Grumo – era necessaria una variazione di bilancio che la Giunta si appresta ad adottare perchè è arrivato in queste ore il parere favorevole dei Revisori dei conti, variazione indispensabile per riconoscere il contributo alle scuole e da queste ai cartolibrai in misura uguale alle cedole distribuite in ogni Circolo didattico. Loro ci avrebbero comunicato entro il 2 ottobre il numero dei beneficiari circolo per circolo e noi avremmo fatto la determina dopo la variazione di bilancio. Dunque a brevissimo sarà adottata la variazione di bilancio e, nei prossimi giorni, le scuole potranno procedere al riconoscimento delle somme ai cartolibrai per il numero di cedole che daranno loro".
Dunque, la discussione è aperta, ed il vertice si è concluso con tante valutazioni e molti punti interrogativi a cui non sono seguite risposte. L'unica certezza é che, al momento, niente mensa scolastica.