Mancata approvazione bilancio comunale: contratti non rinnovati e slitta l'orario estivo
Situazione sempre più pesante per i dipendenti comunali, falcidiati da una serie di problematiche amministrative
venerdì 28 giugno 2019
15.15
Anche per i dipendenti comunali la situazione lavorativa non è delle migliori a seguito del ritardo dell' approvazione del bilancio di previsione 2019-2021 della Città di Andria.
Il sempre più esiguo numero di lavoratori comunali dovrà fare i conti, da lunedì 1° luglio, sull'interruzione del rapporto di lavoro di 4 geometri con contratti a tempo determinato, in servizio da ben 9 anni. A causa dell'impossibilità a rinnovare il proprio contratto lavorativo, proprio a causa della mancata approvazione del bilancio previsionale, i tecnici comunale vedono così interrompersi una attività lavorativa presso gli uffici tecnici di piazza Trieste e Trento, nello specifico Edilizia privata, Lavori Pubblici, Patrimonio e Manutenzioni. Per ironia della sorte, queste unità tecniche avevano già raggiunto i requisiti per una stabilizzazione definitiva (c.d. legge Madia) del loro rapporto di lavoro, che sarebbe potuto avvenire a decorrere dal prossimo 1° gennaio 2020.
Ma per dare forse l'esatta dimensione di quello che sta accadendo da qualche tempo a questa parte al Comune di Andria, va aggiunto che sempre a causa di questa situazione e per il carico di lavoro che è in atto negli uffici comunali, dal 1° luglio sarebbe dovuto iniziare l'orario di lavoro estivo: in sostanza nella settimana i rientri non sarebbero stati più due -martedì e giovedì- ma solo uno ed in più si sarebbe allungato l'orario di lavoro mattutino, così da compensare le ore del mancato rientro.
Ebbene, anche qui a sorpresa, l'orario estivo è saltato ed almeno per la prima settimana di luglio rimarrà ancora in vigore l'orario invernale. Da tener presente che con un solo rientro alla settimana, il Comune andava a risparmiare sul costo di un buono pasto, ovvero di € 5,60 cadauno.
Una situazione, quindi molto ma molto delicata ed oltre modo incresciosa, in quanto adesso, la mancata presenza dei quattro tecnici comunali a tempo determinato, comporterà sicuramente un ulteriore rallentamento nella quotidiana attività che viene svolta nei settori tecnici comunali.
Il sempre più esiguo numero di lavoratori comunali dovrà fare i conti, da lunedì 1° luglio, sull'interruzione del rapporto di lavoro di 4 geometri con contratti a tempo determinato, in servizio da ben 9 anni. A causa dell'impossibilità a rinnovare il proprio contratto lavorativo, proprio a causa della mancata approvazione del bilancio previsionale, i tecnici comunale vedono così interrompersi una attività lavorativa presso gli uffici tecnici di piazza Trieste e Trento, nello specifico Edilizia privata, Lavori Pubblici, Patrimonio e Manutenzioni. Per ironia della sorte, queste unità tecniche avevano già raggiunto i requisiti per una stabilizzazione definitiva (c.d. legge Madia) del loro rapporto di lavoro, che sarebbe potuto avvenire a decorrere dal prossimo 1° gennaio 2020.
Ma per dare forse l'esatta dimensione di quello che sta accadendo da qualche tempo a questa parte al Comune di Andria, va aggiunto che sempre a causa di questa situazione e per il carico di lavoro che è in atto negli uffici comunali, dal 1° luglio sarebbe dovuto iniziare l'orario di lavoro estivo: in sostanza nella settimana i rientri non sarebbero stati più due -martedì e giovedì- ma solo uno ed in più si sarebbe allungato l'orario di lavoro mattutino, così da compensare le ore del mancato rientro.
Ebbene, anche qui a sorpresa, l'orario estivo è saltato ed almeno per la prima settimana di luglio rimarrà ancora in vigore l'orario invernale. Da tener presente che con un solo rientro alla settimana, il Comune andava a risparmiare sul costo di un buono pasto, ovvero di € 5,60 cadauno.
Una situazione, quindi molto ma molto delicata ed oltre modo incresciosa, in quanto adesso, la mancata presenza dei quattro tecnici comunali a tempo determinato, comporterà sicuramente un ulteriore rallentamento nella quotidiana attività che viene svolta nei settori tecnici comunali.