La Fidelis Andria omaggia Francesco Fortunato, primo atleta andriese di sempre alle Olimpiadi
Il club ha consegnato al marciatore una maglia biancazzurra con il 20, numero dei chilometri di marcia che Fortunato correrà a Tokyo
martedì 25 maggio 2021
12.35
Per la prima volta in assoluto, ci sarà anche Andria alle Olimpiadi, la rassegna sportiva più importante del mondo che si svolge ogni quattro anni. A rappresentare la nostra città sarà Francesco Fortunato, talentuoso marciatore delle Fiamme Gialle che domenica 16 maggio ha conquistato il pass per la rassegna a cinque cerchi in programma questa estate a Tokyo con una prestazione sontuosa agli Europei di Marcia a Podebrady. Il 26enne atleta andriese è stato infatti il primo fra gli italiani e il sesto miglior italiano di sempre sulla marcia 20 km, con il tempo di 1h1943s: il sogno delle Olimpiadi si è così riacceso, essendo il minimo fissato a 1h21m.
Un risultato straordinario che la Fidelis Andria ha voluto omaggiare: domenica scorsa, in occasione della gara di campionato contro il Portici, la società biancazzurra tramite il direttore finanziario Pietro Lamorte ha voluto regalare una maglia della squadra per cui Francesco tifa sin da bambino, recante il 20: è il numero dei chilometri di marcia che il marciatore andriese correrà nella rassegna a cinque cerchi. Assieme alla maglia, una sciarpa recante la frase "You'll never walk alone", che letteralmente significa "Non camminerai mai da solo". Una frase ad hoc, in quanto tutta la città accompagnerà il suo primo atleta di sempre alle Olimpiadi: e a questo proposito, il sindaco ha anticipato di organizzare un momento di festa collettiva che possa coinvolgere la città in vista della partenza di Francesco per Tokyo 2021, rassegna in programma dal 23 luglio all'8 agosto.
Ad omaggiare l'atleta della Fiamme Gialle anche il sindaco Giovanna Bruno e l'assessora allo sport Daniela Di Bari, che hanno incontrato Francesco per una breve chiacchierata al "Degli Ulivi". Proprio nello stadio in cui, assieme al "Sant'Angelo dei Ricchi" e alla Villa Comunale, è stata teatro dei tantissimi chilometri percorsi in questi anni da Francesco e che oggi gli valgono il pass per l'evento sportivo più prestigioso del mondo. Innumerevoli allenamenti sotto la guida sapiente del suo allenatore ed atleta Antonio Lopetuso, anch'egli convocato per le Olimpiadi di Mosca nel 1980 ma in quanto facente parte dell'Arma dei Carabinieri, non potè parteciparvi poiché gli atleti appartenenti alle Forze dell'Ordine e ai gruppi militari non furono ammessi alla manifestazione.
«Sono molto emozionato per questo traguardo, - ha raccontato Francesco Fortunato nella chiacchierata con il sindaco Bruno e l'assessora Di Bari - oltre alla soddisfazione personale mi rende orgoglioso essere il primo della città di Andria a partecipare alle Olimpiadi. La gara di Podebrady è stata incredibile, non mi aspettavo questo risultato ma l'ho fortemente voluto. Sapevo che sarebbe stata la mia ultima occasione e ce l'ho messa tutta per raggiungere un risultato importante: è il giusto premio per la fatica e i sacrifici compiuti in undici anni di carriera». Da qui, il messaggio di Francesco ai giovani: «Questa mattina (domenica scorsa, ndr), mentre mi allenavo in Villa incrocio un mio coetaneo con cui ho corso in diverse gare scolastiche. Mi ha chiesto "Ma come hai fatto?", e io gli ho risposto che mi alleno ogni giorno da dieci anni, non esiste riposo. Il messaggio che voglio lanciare è questo: costanza e determinazione, prima o poi la perseveranza paga».
Un risultato straordinario che la Fidelis Andria ha voluto omaggiare: domenica scorsa, in occasione della gara di campionato contro il Portici, la società biancazzurra tramite il direttore finanziario Pietro Lamorte ha voluto regalare una maglia della squadra per cui Francesco tifa sin da bambino, recante il 20: è il numero dei chilometri di marcia che il marciatore andriese correrà nella rassegna a cinque cerchi. Assieme alla maglia, una sciarpa recante la frase "You'll never walk alone", che letteralmente significa "Non camminerai mai da solo". Una frase ad hoc, in quanto tutta la città accompagnerà il suo primo atleta di sempre alle Olimpiadi: e a questo proposito, il sindaco ha anticipato di organizzare un momento di festa collettiva che possa coinvolgere la città in vista della partenza di Francesco per Tokyo 2021, rassegna in programma dal 23 luglio all'8 agosto.
Ad omaggiare l'atleta della Fiamme Gialle anche il sindaco Giovanna Bruno e l'assessora allo sport Daniela Di Bari, che hanno incontrato Francesco per una breve chiacchierata al "Degli Ulivi". Proprio nello stadio in cui, assieme al "Sant'Angelo dei Ricchi" e alla Villa Comunale, è stata teatro dei tantissimi chilometri percorsi in questi anni da Francesco e che oggi gli valgono il pass per l'evento sportivo più prestigioso del mondo. Innumerevoli allenamenti sotto la guida sapiente del suo allenatore ed atleta Antonio Lopetuso, anch'egli convocato per le Olimpiadi di Mosca nel 1980 ma in quanto facente parte dell'Arma dei Carabinieri, non potè parteciparvi poiché gli atleti appartenenti alle Forze dell'Ordine e ai gruppi militari non furono ammessi alla manifestazione.
«Sono molto emozionato per questo traguardo, - ha raccontato Francesco Fortunato nella chiacchierata con il sindaco Bruno e l'assessora Di Bari - oltre alla soddisfazione personale mi rende orgoglioso essere il primo della città di Andria a partecipare alle Olimpiadi. La gara di Podebrady è stata incredibile, non mi aspettavo questo risultato ma l'ho fortemente voluto. Sapevo che sarebbe stata la mia ultima occasione e ce l'ho messa tutta per raggiungere un risultato importante: è il giusto premio per la fatica e i sacrifici compiuti in undici anni di carriera». Da qui, il messaggio di Francesco ai giovani: «Questa mattina (domenica scorsa, ndr), mentre mi allenavo in Villa incrocio un mio coetaneo con cui ho corso in diverse gare scolastiche. Mi ha chiesto "Ma come hai fatto?", e io gli ho risposto che mi alleno ogni giorno da dieci anni, non esiste riposo. Il messaggio che voglio lanciare è questo: costanza e determinazione, prima o poi la perseveranza paga».