La Chiesa di Andria accoglie due nuovi diaconi nel clero diocesano
Tanti fedeli in Cattedrale per accompagnare nella preghiera Domenico Evangelista e Alessandro Tesse
lunedì 30 dicembre 2019
0.59
La nostra diocesi in festa per due giovani andriesi, che entrano a far parte del clero diocesano. Domenico Evangelista e Alessandro Tesse, originari rispettivamente delle parrocchie Madonna di Pompei e Sacro Cuore di Gesù, hanno ricevuto l'ordinazione diaconale sabato 28 dicembre nella Chiesa Cattedrale di Andria: tantissimi fedeli si sono riuniti in preghiera partecipando alla solenne celebrazione eucaristica (trasmessa in diretta da Teledehon) presieduta da S. E. Mons. Luigi Mansi e concelebrata da tutti i sacerdoti del clero locale.
Domenico e Alessandro sono ufficialmente due nuovi diaconi della diocesi di Andria, tramite il rito di ordinazione diaconale che prevede l'elezione e la presentazione dei candidati, l'interrogazione degli stessi circa la volontà degli impegni assunti e l'imposizione delle mani da parte del Vescovo. Al termine del rito, Sua Eccellenza consegna ai nuovi diaconi la Sacra Scrittura e i paramenti sacri: la dalmatica, simbolo della novità dell'uomo al servizio di Dio; la stola, che simboleggia il sacrificio e la generosità al servizio della comunità cristiana. Bellissimo il passaggio-chiave del rito nella formula che Mons. Mansi pronuncia ai due candidati: "Dio che ha iniziato la sua opera, la porti a compimento".
Significativa la scelta della data per questa importante celebrazione, fissata ai Primi Vespri di sabato 28 dicembre in cui si celebra già la festa della Santa Famiglia di Nazareth, quest'anno in calendario il 29 dicembre; una ricorrenza che generalmente cade la domenica tra Natale e Capodanno. «Quella di Gesù, Maria e Giuseppe è una famiglia che deve far fronte a mille difficoltà, - ha affermato mons. Mansi nella sua omelia - soprattutto la fuga forzata dalla propria terra. La Santa Famiglia ci insegna così a fare i conti con la complessità della famiglia umana, nelle sue luci e ombre. Oggi è tempo di grande gioia, per le due famiglie che vedono il proprio figlio diventare diacono e servo di Dio, della Chiesa, del mondo».
Il diaconato rappresenta un traguardo importante nella storia vocazionale dei due giovani andriesi, un passaggio successivo alle tappe dell'ammissione agli Ordini Sacri, del lettorato e dell'accolitato nonchè l'ultimo passo prima del presbiterato. Ma il loro percorso alla sequela del Signore comincia ancor prima: Domenico Evangelista, 24 anni, trascorre ben 14 anni in seminario, otto al Vescovile di Andria dalla prima media fino al quinto anno di scuola superiore e i sei anni successivi al Pontificio Regionale di Molfetta dove consegue il baccellierato in teologia con il massimo dei voti; diversa la storia di Alessandro Tesse, 31 anni, ex infermiere con una laurea in Scienze Infermieristiche a cui ha fatto seguito una svolta nella sua vita per seguire la chiamata di Dio, trascorrendo dunque sei anni al Seminario Regionale culminati con il baccellierato in teologia. Attualmente, Domenico svolge il servizio di collaboratore presso le parrocchie di Maria SS. dell'Altomare e Cuore Immacolato di Maria, mentre Alessandro presso la parrocchia d'origine al Sacro Cuore di Gesù.
L'augurio e la preghiera della diocesi di Andria per i due giovani diaconi si unisce alle parole del vescovo Mansi rivolte loro nel corso della sua omelia: «La gratitudine è un dono che viene dall'Alto, senza il cui profumo il servizio si riduce a servitù. E' uno stile che fa parte del codice genetico dei discepoli ed è madre della gratuità: dobbiamo sentirci servi inutili non perchè non serviamo a niente, ma perchè non cerchiamo l'utile proprio. La gratuità sia rivestita del camice dell'umiltà. Siate servi del Signore nella gioia evangelica, che non è un appagamento sensibile ma frutto di un servizio umile e fedele. Possiate cantare ogni giorno come Maria "L'anima mia magnifica il Signore, e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore"».
Domenico e Alessandro sono ufficialmente due nuovi diaconi della diocesi di Andria, tramite il rito di ordinazione diaconale che prevede l'elezione e la presentazione dei candidati, l'interrogazione degli stessi circa la volontà degli impegni assunti e l'imposizione delle mani da parte del Vescovo. Al termine del rito, Sua Eccellenza consegna ai nuovi diaconi la Sacra Scrittura e i paramenti sacri: la dalmatica, simbolo della novità dell'uomo al servizio di Dio; la stola, che simboleggia il sacrificio e la generosità al servizio della comunità cristiana. Bellissimo il passaggio-chiave del rito nella formula che Mons. Mansi pronuncia ai due candidati: "Dio che ha iniziato la sua opera, la porti a compimento".
Significativa la scelta della data per questa importante celebrazione, fissata ai Primi Vespri di sabato 28 dicembre in cui si celebra già la festa della Santa Famiglia di Nazareth, quest'anno in calendario il 29 dicembre; una ricorrenza che generalmente cade la domenica tra Natale e Capodanno. «Quella di Gesù, Maria e Giuseppe è una famiglia che deve far fronte a mille difficoltà, - ha affermato mons. Mansi nella sua omelia - soprattutto la fuga forzata dalla propria terra. La Santa Famiglia ci insegna così a fare i conti con la complessità della famiglia umana, nelle sue luci e ombre. Oggi è tempo di grande gioia, per le due famiglie che vedono il proprio figlio diventare diacono e servo di Dio, della Chiesa, del mondo».
Il diaconato rappresenta un traguardo importante nella storia vocazionale dei due giovani andriesi, un passaggio successivo alle tappe dell'ammissione agli Ordini Sacri, del lettorato e dell'accolitato nonchè l'ultimo passo prima del presbiterato. Ma il loro percorso alla sequela del Signore comincia ancor prima: Domenico Evangelista, 24 anni, trascorre ben 14 anni in seminario, otto al Vescovile di Andria dalla prima media fino al quinto anno di scuola superiore e i sei anni successivi al Pontificio Regionale di Molfetta dove consegue il baccellierato in teologia con il massimo dei voti; diversa la storia di Alessandro Tesse, 31 anni, ex infermiere con una laurea in Scienze Infermieristiche a cui ha fatto seguito una svolta nella sua vita per seguire la chiamata di Dio, trascorrendo dunque sei anni al Seminario Regionale culminati con il baccellierato in teologia. Attualmente, Domenico svolge il servizio di collaboratore presso le parrocchie di Maria SS. dell'Altomare e Cuore Immacolato di Maria, mentre Alessandro presso la parrocchia d'origine al Sacro Cuore di Gesù.
L'augurio e la preghiera della diocesi di Andria per i due giovani diaconi si unisce alle parole del vescovo Mansi rivolte loro nel corso della sua omelia: «La gratitudine è un dono che viene dall'Alto, senza il cui profumo il servizio si riduce a servitù. E' uno stile che fa parte del codice genetico dei discepoli ed è madre della gratuità: dobbiamo sentirci servi inutili non perchè non serviamo a niente, ma perchè non cerchiamo l'utile proprio. La gratuità sia rivestita del camice dell'umiltà. Siate servi del Signore nella gioia evangelica, che non è un appagamento sensibile ma frutto di un servizio umile e fedele. Possiate cantare ogni giorno come Maria "L'anima mia magnifica il Signore, e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore"».