Il giovane regista Stefano Petroni debutta con il film-documentario “Memoria Nueva-Heartwood”

Un progetto nato a supporto del libro “Memoria Nueva. Storie di Guardiani della Terra” scritto dal fratello Agostino

martedì 14 gennaio 2020 8.25
A cura di Giovanna Albo
Lottare per le proprie radici per non dimenticare la storia, la nostra identità. Si è disposti a farlo anche oltre i confini nazionali perché quando si ama la propria terra, quando ci si sente ancora orgogliosi di far parte di una comunità come quella pugliese, difficilmente ci si abbandona alla deriva della rassegnazione.

Lo sanno benissimo Agostino e Luca Petroni che animati da un forte senso di appartenenza hanno dedicato opere alla resilienza gastronomica documentata in tre comunità indigene e che diventa uno spunto per affrontare la delicata questione della xylella, il batterio che negli ultimi anni ha decimato molti alberi secolari in Puglia.

Dopo un periodo di formazione presso il New York Academy, il giovane andriese Stefano Petroni, classe '94, frequenta in Inghilterra la Bournemouth University dove si laurea in produzione televisiva. Mentre Agostino, classe '91, si forma alla Bocconi e all'università in "Scienze gastronomiche" di Slow Food.

Agostino ne ha scritto un libro, dal titolo "Memoria Nueva. Storie di Guardiani della Terra", in seguito è stato realizzato il film-documentario "Nueva Memoria-Heartwood" della durata di 62 minuti, che vede come regista il fratello Stefano, Agostino in qualità di produttore e la collaborazione di due colleghi olandesi e di due colleghi statunitensi e che per avviare l'ambizioso progetto sono stati ospiti per ben 4 mesi nei villaggi dell'America latina.

Protagonista e voce narrante del film è Agostino che decide di intraprendere un viaggio in terre sconosciute e remote ma che diventa un'occasione per scoprire comunità indigene in Colombia, Messico e Brasile. Il video documentario è stato girato in inglese, spagnolo, portoghese, maya e wayiunaki, nelle lingue locali dei posti visitati.

Quindi focus del film sono proprio i nativi che uniti riescono ad individuare strategie in grado di spergiurare ogni tipo di difficoltà derivata dalla indigenza dei posti . Un film che strizzando l'occhio alla Puglia, suggerisce un piano possibile da attuare solo se uniti e solo se ci si impara a vivere in piena armonia con la natura. Pertanto categorizzarlo come un film-denuncia risulterebbe errato. E' un film in grado di superare non solo confini geografici ma anche quelli segnati dagli inutili strilli mediatici, susseguitosi in questi anni sulla delicata questione della xylella poiché "ciò che conta" – sottolinea Stefano "è unirsi per tutelare prodotti che armonicamente creano le radici gastronomiche di un popolo".

Obiettivo dei due fratelli è quello di proporre il video documentario ad almeno 200 film festival ma per il momento è stato presentato a 3 festival tra cui a Monaco di Baviera dove su 700 film presentati, "Memoria Nueva-Heartwood" è stato selezionato assieme ad altri 5 progetti cinematografici e che addirittura verrà dedicata una giornata intera alla proiezione e discussione della pellicola.

Tutt'ora i due artisti andriesi, sono impegnati, proprio mediante l' Associazione "Save the olives", sul fronte della salvaguardia degli alberi d'ulivo dalla xylella fastidiosa perché come si dice nel film "Noi siamo come un alveare, sparso su un unico pianeta e se noi non lavoriamo insieme, contribuendo a far qualcosa per la nostra terra, il nostro alveare globale mai si svilupperà per creare la migliore qualità di vita su questo pianeta".

Di seguito il trailer di "Memoria Nueva-Heartwood".
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