Il 35enne Ing. Vincenzo Liso neo "associato" all'Università di AAlborg
Per il professionista andriese una carriera già brillante dopo la laurea a Perugia
domenica 5 luglio 2015
9.36
Se gli italiani sono definiti "popolo di santi, poeti e navigatori", possiamo aggiungere certamente anche di "scienziati", tanti sono coloro che hanno aperto nuove strade nella ricerca. Tra questi si può aggiungere anche un andriese, l'Ing. Vincenzo Liso, che ad appena 35 anni ha vinto il concorso di "professore associato" all'Università di Aalborg in Danimarca.
L'Ing. Liso, dopo essersi diplomato presso il Liceo Scientifico "R. Nuzzi" di Andria, si è laureato in ingegneria ambientale presso l'Università di Perugia, con una tesi su sistemi di cogenerazione di energia, preparata presso il KTH di Stoccolma. Dopo due anni ha vinto un concorso di dottorato all'università di Aalborg, in Danimarca, dove si è trasferito e dove ha proseguito i suoi studi sull'utilizzo dell'idrogeno quale fonte alternativa di energia, conseguendo brillantemente il PhD nel 2012. In questi anni ha sviluppato numerose collaborazioni con prestigiosi centri di ricerca internazionali tra cui l'Imperial College di Londra, dove è stato "visiting researcher" o anche l'Università di Xiamen in Cina.
Il campo di studio riguarda proprio le celle combustibili ad idrogeno, dispositivo elettrochimico in grado di convertire direttamente l'energia chimica ricavata dall'idrogeno in energia elettrica, energia da utilizzare nei più disparati settori industriali e della vita quotidiana come nelle automobili o nelle case. Il prestigioso riconoscimento, a soli 35 anni, è un'ulteriore tassello nella rapida ed importante carriera del giovane ingegnere andriese costretto, come tanti altri, ad emigrare per affrontare le sfide della ricerca e veder valorizzato il proprio lavoro. La speranza è che questi valorosi ricercatori possano, un giorno, ritornare ad arricchire la comunità andriese e pugliese ma più in generale italiana.
L'Ing. Liso, dopo essersi diplomato presso il Liceo Scientifico "R. Nuzzi" di Andria, si è laureato in ingegneria ambientale presso l'Università di Perugia, con una tesi su sistemi di cogenerazione di energia, preparata presso il KTH di Stoccolma. Dopo due anni ha vinto un concorso di dottorato all'università di Aalborg, in Danimarca, dove si è trasferito e dove ha proseguito i suoi studi sull'utilizzo dell'idrogeno quale fonte alternativa di energia, conseguendo brillantemente il PhD nel 2012. In questi anni ha sviluppato numerose collaborazioni con prestigiosi centri di ricerca internazionali tra cui l'Imperial College di Londra, dove è stato "visiting researcher" o anche l'Università di Xiamen in Cina.
Il campo di studio riguarda proprio le celle combustibili ad idrogeno, dispositivo elettrochimico in grado di convertire direttamente l'energia chimica ricavata dall'idrogeno in energia elettrica, energia da utilizzare nei più disparati settori industriali e della vita quotidiana come nelle automobili o nelle case. Il prestigioso riconoscimento, a soli 35 anni, è un'ulteriore tassello nella rapida ed importante carriera del giovane ingegnere andriese costretto, come tanti altri, ad emigrare per affrontare le sfide della ricerca e veder valorizzato il proprio lavoro. La speranza è che questi valorosi ricercatori possano, un giorno, ritornare ad arricchire la comunità andriese e pugliese ma più in generale italiana.