Gli andriesi Lorenzo Falcetta e Nicola Petruzzelli ricordati da Paolo Pinnelli nel suo libro sul Faro di Minervino Murge
Monumento unico nel suo genere, svetta dal 29 giugno del 1932. Fu realizzato per commemorare i caduti fascisti
giovedì 25 settembre 2025
7.13
Il Faro Votivo di Minervino Murge, monumento unico nel suo genere, svetta dal 29 giugno del 1932 sulla zona più alta di Minervino Murge, abbracciando, in tutta la sua maestosità, le vicine terre di Basilicata e Campania, fino a rivolgere il suo sguardo verso l'azzurro del Golfo di Manfredonia. La sua esistenza a Minervino è un vero e proprio capitolo della storia della Puglia e dell'Italia, non solo fascista ma anche pre-fascista e del secondo Dopoguerra.
La storia del Faro di Minervino è stata raccontata attraverso documenti d'archivio e articoli di giornali dell'epoca dal giornalista e scrittore Paolo Pinnelli (redattore della Gazzetta del Mezzogiorno per oltre 25 anni), nel suo libro «Il Faro si racconta. Storia, personaggi e retroscena del monumento di Minervino Murge».
Ebbene in questa bella ed appassionante storia così riccamente documentata, sono ricordati anche due andriesi, Lorenzo Falcetta e Nicola Petruzzelli, tra i caduti fascisti celebrati in questo monumento, edificazione fortemente voluta dal regime fascista, tanto da avere avuto tra i suoi più generosi sostenitori lo stesso Benito Mussolini. Il volume, che ha per editore lo stesso Comune di Minervino e ha ricevuto il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, sarà presentato dall'autore nella "sua" città, Canosa di Puglia, domenica 28 settembre alle ore 20.00, a palazzo Carmelitani (centro storico).
La serata è organizzata dall'Archeoloclub di Canosa nell'ambito delle "Giornate del patrimonio 2025", è realizzato con la collaborazione del Rotary Club di Canosa e del Circolo della Stampa San Francesco di Sales, con il patrocinio dal Comune di Canosa.
In quest'opera emerge tutta la passione dell'autore per la storia e le tradizioni locali con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio e rafforzare il senso di identità e appartenenza, attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione storica corredato dagli eventi che hanno portato alla sua realizzazione. Da buon giornalista, Paolo Pinnelli si è attenuto ai fatti, aggiungendo, tra l'altro, le vicende che hanno scongiurato la distruzione del Monumento, tant'è che oggi è possibile ammirarlo in tutta la sua grandezza dopo il recente restauro che l'ha reso nuovamente accessibile al pubblico.
"Il mio legame con Minervino risale ai primi passi della mia carriera professionale nella Gazzetta del Mezzogiorno, - afferma Pinnelli - e, accogliendo l'appello della Sindaca del Comune di Minervino Murge, ho realizzato quest'opera che mi ha regalato un viaggio sorprendente in un passato inimmaginabile. E per questo ho voluto donare la mia opera alla città di Minervino Murge e ai suoi cittadini".
Il libro, che si avvale dell'introduzione della prof.ssa Maria Laura Mancini, già Sindaca del Comune di Minervino Murge, e della prefazione di Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita della Città di Catania, è arricchito da illustrazioni realizzate con foto e cartoline d'epoca utilizzando l'Intelligenza Artificiale sotto i preziosi consigli dello street-artist e architetto Francesco "Piskv" Persichella che ha realizzato in esclusiva anche l'immagine di copertina del volume.
La storia del Faro di Minervino è stata raccontata attraverso documenti d'archivio e articoli di giornali dell'epoca dal giornalista e scrittore Paolo Pinnelli (redattore della Gazzetta del Mezzogiorno per oltre 25 anni), nel suo libro «Il Faro si racconta. Storia, personaggi e retroscena del monumento di Minervino Murge».
Ebbene in questa bella ed appassionante storia così riccamente documentata, sono ricordati anche due andriesi, Lorenzo Falcetta e Nicola Petruzzelli, tra i caduti fascisti celebrati in questo monumento, edificazione fortemente voluta dal regime fascista, tanto da avere avuto tra i suoi più generosi sostenitori lo stesso Benito Mussolini. Il volume, che ha per editore lo stesso Comune di Minervino e ha ricevuto il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, sarà presentato dall'autore nella "sua" città, Canosa di Puglia, domenica 28 settembre alle ore 20.00, a palazzo Carmelitani (centro storico).
La serata è organizzata dall'Archeoloclub di Canosa nell'ambito delle "Giornate del patrimonio 2025", è realizzato con la collaborazione del Rotary Club di Canosa e del Circolo della Stampa San Francesco di Sales, con il patrocinio dal Comune di Canosa.
In quest'opera emerge tutta la passione dell'autore per la storia e le tradizioni locali con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio e rafforzare il senso di identità e appartenenza, attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione storica corredato dagli eventi che hanno portato alla sua realizzazione. Da buon giornalista, Paolo Pinnelli si è attenuto ai fatti, aggiungendo, tra l'altro, le vicende che hanno scongiurato la distruzione del Monumento, tant'è che oggi è possibile ammirarlo in tutta la sua grandezza dopo il recente restauro che l'ha reso nuovamente accessibile al pubblico.
"Il mio legame con Minervino risale ai primi passi della mia carriera professionale nella Gazzetta del Mezzogiorno, - afferma Pinnelli - e, accogliendo l'appello della Sindaca del Comune di Minervino Murge, ho realizzato quest'opera che mi ha regalato un viaggio sorprendente in un passato inimmaginabile. E per questo ho voluto donare la mia opera alla città di Minervino Murge e ai suoi cittadini".
Il libro, che si avvale dell'introduzione della prof.ssa Maria Laura Mancini, già Sindaca del Comune di Minervino Murge, e della prefazione di Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita della Città di Catania, è arricchito da illustrazioni realizzate con foto e cartoline d'epoca utilizzando l'Intelligenza Artificiale sotto i preziosi consigli dello street-artist e architetto Francesco "Piskv" Persichella che ha realizzato in esclusiva anche l'immagine di copertina del volume.