Elezioni Politiche 2018, salta la candidatura di Nicola Giorgino

Mattarella scioglie le Camere e le speranze dei sindaci di correre per Montecitorio

venerdì 29 dicembre 2017 13.56
Sciolte le Camere, dissipati i dubbi sulla candidabilità dei sindaci. O almeno si spera. Saltando così le speranze dei primi cittadini, circa 300 papabili, di conquistare uno scranno a Montecitorio dovrebbe calare il sipario anche sulla tanto discussa vicenda che tiene banco almeno dalla scorsa estate, tra possibili dimissioni, calcoli sui tempi in cui queste dovevano avvenire, probabili emendamenti alla manovra finanziaria e addirittura passaggi risolutivi nel decreto di scioglimento delle camere firmato dal presidente Sergio Mattarella. Nulla di tutto ciò è accaduto.

I sindaci che hanno scelto di restare con al fascia tricolore addosso anziché lasciare le proprie città ai commissari prefettizi o forse perché non avevano ancora chiuso nessun accordo, come è accaduto per Nicola Giorgino ad Andria, restano a casa ed il treno per Roma, forse, lo prenderanno alla prossima tornata a meno che qualche partito non decida comunque di candidarne qualcuno: per la legge la presenza di una causa di ineleggibilità, se accertata, ha l'effetto di invalidare l'eventuale elezione e non di impedirne la candidatura; casi questi che poi finiscono sul tavolo della Giunta per le Elezioni, organo autorizzato a controllare la legittimità delle stesse. Ma davvero ora si tratta di tutta un'altra storia.

A questo punto sfumata l'ipotesi Giorgino, come rappresentante del centrodestra nel collegio uninominale 4 che comprende i comuni di Andria, Barletta, Canosa di Puglia e Trani si potrebbe far strada l'ipotesi Francesco Ventola, il nome dell'ex presidente della Provincia Bat ed attuale consigliere regionale di Direzione Italia, ruolo che non rientra nel novero delle cause di ineleggibilità, dovrebbe però mettere d'accordo l'intera coalizione e, forse, è davvero troppo presto per dire se le cose andranno, è proprio il caso di dire, in questa direzione. Dall'altra parte un posto in lista potrebbero contenderselo due barlettani: l'assessore regionale, Filippo Caracciolo ed consigliere regionale Ruggiero Mennea, e qui tutto dipenderà da chi sceglierà il candidato del centrosinistra, se Michele Emiliano o Matteo Renzi.