10 Febbraio: il centro Zenith ricorda le foibe ed il dramma degli esuli

«Difendiamo la vita sempre, soprattutto la vita delle fasce più fragili»

mercoledì 9 febbraio 2022 9.01
«Lungi da noi l'idea di un paragone, nessuna tragedia è paragonabile all'altra ed ogni dramma ha una storia a se stante, ma non possiamo sottrarci a una riflessione umana. Anche i più di ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe, erano essere umani, uomini, donne e bambini, con una vita da condurre, invece furono vittime delle milizie della Jugoslavia di Tito, ma anche del Comitato provvisorio di liberazione dell'Istria, improvvisati tribunali, che emisero centinaia di condanne a morte.
Noi del centro Zenith amiamo la vita.
Difendiamo la vita sempre, soprattutto la vita delle fasce più fragili.
La memoria delle foibe è un dolore incommensurabile che insieme alla genocidio degli ebrei, dei diversamente abili, degli omosessuali, degli zingari, non può lasciarci indifferenti.
La vita è un bene preziosissimo che non può essere frantumato da ideologie di morte.
Coltiviamo la memoria perché non accada più il buio delle coscienze e il dileggio della vita». Lo scrive il prof. Antonello Fortunato, responsabile del sodalizio andriese.