Italia dei Valori Andria, taglio del nastro
Italia dei Valori Andria, taglio del nastro
Politica

Primarie 2015, Pistillo: «Le pagliacciate non ci piacciono»

Il circolo andriese dell'IDV pronto a proporre il proprio candidato Sindaco

«Vogliamo solo verità, giustizia e serietà da parte della coalizione del centro sinistra e noi da ora in poi dialogheremo solo con persone che siano coerenti ed abbiano nei loro punti di programma attenzione per il lavoro. Il nostro partito potrebbe anche decidere di non esprimere nessuna preferenza per le primarie e avere già pronto un suo candidato sindaco». E' la nota politica molto critica dell'Italia dei Valori di Andria a firma del segretario cittadino Sabina Pistillo e del coordinatore provinciale Sabino Rizzi. Pronti ad un passo indietro in vista delle primarie del 22 febbraio oltre che ad una corsa solitaria: «Le primarie sono un sistema giustissimo, fondamentale per la democrazia soprattutto quando si devono scegliere candidati sindaci; ma proprio perché sono uno strumento importante vanno garantite forse, anche con una norma legislativa. Durante il tavolo politico della coalizione del centro sinistra, l'Italia dei Valori è stata sempre rispettosa ed attenta verso tutti ed il nostro partito - hanno ribadito Pistillo e Rizzi - non è mai uscito con comunicati denigratori alla stampa ed in silenzio ha lavorato per motivare il proprio gruppo di aderenti. Alle porte delle primarie, tuttavia, il circolo cittadino resta deluso e perplesso per le divisioni presenti all'interno della Coalizione del centro sinistra».

L'Italia dei Valori potrebbe anche sfilarsi dalla coalizione poichè già pronta a sostenere un nome quale candidato Sindaco oltre ad una propria lista in vista delle comunali: «Abbiamo idee, progettualità per la disoccupazione e tutte le carte in regola per presentare anche noi un nostro candidato sindaco e lavorare per la nostra lista e avviare una rete con tutti coloro che si riconoscono in Italia dei Valori - hanno detto ancora i coordinatori - le primarie non possono essere considerate allo stesso livello di un'elezione di una bocciofila, cioè di tipo strettamente privato, perché poi il rischio vero è che ci siano fenomeni di compravendita del voto, di partecipazione di soggetti che nulla hanno a che vedere con quel partito. Non possono andare ad esprimere un voto di preferenza i sedicenni, in quanto non è previsto nel patto di coalizione. La delusione è notevole e dopo lunghi dibattiti e vari altarini in vista di queste primarie, solo dopo, forse si potrà avviare un vero confronto con i papabili sindaci».
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