Piano di Zonizzazione: valori al di sotto dei limiti di legge
Piano di Zonizzazione: valori al di sotto dei limiti di legge
Cronaca

Piano di Zonizzazione: valori al di sotto dei limiti di legge

Speciale di VivaSveva 24 ed Andriaviva, Ing. Mastrodonato: «Ora monitoraggio»

Come stanno le antenne della città di Andria: a questo serve il piano di Zonizzazione, uno strumento di cui il comune si è dotato e sarà presentato alla cittadinanza proprio nella giornata di venerdì 28 novembre nell'ambito della Settimana all'Educazione della Sostenibilità. Il Piano di Zonizzazione è stato redatto dall'Ing. Antonio Mastrodonato ed analizza tutti i campi elettromagnetici presenti ad Andria con rilevazioni effettuate in un lungo arco temporale con la redazione del catasto delle sorgenti elettromagnetiche e la possibilità di scegliere opportunamente dove proseguire con costanza il monitoraggio e dove poter installare o meno nuove antenne. Uno speciale, immaginato da VivaSveva24, è utile per comprendere meglio questo strumento e valutare le rilevazioni direttamente effettuate sul campo.

«Il Piano di zonizzazione parte dal rilievo di quelle che sono tutte le sorgenti di campo elettromagnetico presenti in città - ci ha detto l'Ing. Antonio Mastrodonato - Si parte dall'analisi dei dati in possesso del Ministero dello Sviluppo Economico che possiede tutte le localizzazioni e, poi, si passa ai dati forniti direttamente dai gestori. In una seconda fase, poi, si redige il catasto delle sorgenti elettromagnetiche, una mappa della Città di Andria con le posizioni delle antenne, la potenza e la tipologia di segnale e tutti quei dati necessari ad individuare il campo elettromagnetico». Nella Città di Andria non vi sono luoghi dove i rilievi hanno dimostrato che i valori superano i limiti di legge: «I rilievi effettuati - ha proseguito Mastrodonato - non hanno dimostrato una presenza in cui i valori di fondo hanno superato i valori. Ma è bene sottolineare che i rilievi sono effettuati in un momento ed è chiaro che quei valori vanno monitorati con l'installazione di centaline specifiche che possano raccogliere h24 i dati e fornirli direttamente».

I primi rilievi diretti, effettuati durante lo speciale ideato con VivaSveva24 ed AndriaViva, sono stati realizzati in un terrazzo di un palazzo di cinque piani nel mezzo della città di Andria a metà strada tra i due "Palazzi di Città". «In questa zona confluiscono più sorgenti di campo elettromagnetico - ha proseguito Antonio Mastrodonato - vi è il grande traliccio Telecom con antenne di due gestori, ci sono le antenne del comune di Andria in Piazza Trieste e Treno che sono omnidirezionali, c'è l'antenna di una radio privata in via Firenze e vi sono le antenne della Guardia di Finanza in via Bari oltre ad altre antenne di altri gestori in prossimità. La legge parla di valori limiti previsti di due tipi. Il primo sono i 6 volt su metro ed il secondo sono i 20 volt su metro. Sostanzialmente i due valori si differenziano per l'esposizione delle persone a questi valori. Si applica il primo limite di 6 volt su metro se siamo in presenza di abitazioni con persone che sostano per più di 4 ore al giorno. Al contrario si applica il secondo valore di 20 dove vi sono campagne o altri luoghi che non hanno presenza umana per più di 4 ore».

I dati ottenuti parlano di valori nella norma nonostante le tante antenne presenti: «I dati ottenuti dopo una rilevazione per legge deve prevedere almeno 6 minuti - ha detto ancora l'Ing. Mastrodonato - ha un dato che va nel massimo a 2,47 volt su metro ed uno minimo di 1,83 volt su metro con un valore medio di 2,18 volt su metro. Lo strumento di rilevazione si utilizza in modo inclinato proprio perchè il sensore isotropico, presente alla sommità, viene direzionato verso quelle che sono le sorgenti. Sullo stesso terrazzo, infatti, è bastato spostarsi di pochi metri per ottenere dei dati leggermente aumentati perchè entrano in azione anche altre antenne in questo punto sia una radiofonica nei pressi di Piazza Municipio che un'antenna telefonica in via Ferrucci. I dati parlano di 3,23 come valore massimo, 1,83 come valore minimo con una valore medio di 2,67 volt su metro».

Per autorizzare l'installazione delle antenne vi sono delle procedure specifiche: «I gestori devono richiedere una doppia autorizzazione - ha proseguito Mastrodonato - al Comune un'autorizzazione essenzialmente urbanistica e poi all'Arpa Puglia che valuta, prima i valori di fondo e poi valuta quelli che sono i valori futuri secondo una simulazione fatta dal gestore. La stessa Arpa se da parere positivo continua a monitorare l'antenna dopo l'installazione». Ma perchè un gestore di telefonia decide di installare un'antenna o potenziare il segnale: «E' la domanda di cui nessuno vorrebbe la risposta - ha detto l'Ing. Mastrodonato - il gestore di telefonia mobile decide di installare prima le antenne per diffondere un segnale standard all'interno della città. Poi, successivamente, la modifica delle tecnologie e l'aumento dei clienti portano i gestori a scegliere di potenziare il segnale. In pratica siamo noi utenti finali che lamentandoci del telefono che non va su internet, del segnale scarso o acquistando molti tablet e smartphone, spingiamo il gestore ad installare nuove antenne. Il gestore installa perchè noi glielo chiediamo».

Particolare attenzione è stata posta sulle scuole cittadine: «Verso le scuole abbiamo posto particolare attenzione - ha proseguito l'Ing. Mastrodonato - tutte le scuole sono state rilevate e, nel momento in cui il rilievo è stato fatto, nessun valore è risultato esser oltre i limiti anzi ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge». Una rilevazione diretta l'abbiamo effettuata proprio all'interno della Scuola elementare "Oberdan": «Nella Scuola Oberdan - ha concluso Mastrodonato - abbiamo fatto rilevazioni il 10 aprile scorso e, nell'ambito delle misurazione, abbiamo ottenuto al secondo piano dell'edificio lo 0,62 come valore massimo ed uno medio di 0,39. Quest'oggi il valore ha subito un incremento minimo sino ad arrivare allo 0,95 massimo e medio 0,91 volt su metro a distanza di qualche mese. Spostandoci in un'altra ala dell'edificio i valori sono leggermente inferiori e rispecchiano quelli già effettuati nella rilevazione di aprile. I valori mutano essenzialmente perchè mutano le condizioni quali l'umidità o altri piccoli fattori. La cosa importante che a distanza di diversi mesi l'incremento è minimo».
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